Oltre agli chef erano presenti stand di diverso tipo, pizzerie del luogo, e altre aziende del settore provenienti da diverse nazioni che operano a Shangai e, naturalmente, non poteva mancare il vino rappresentato da cantine italiane, del sud della Francia e di altre nazioni.
“È stato molto interessante partecipare a questo festival, dove sono potuto andare grazie al coinvolgimento del mio collega e amico Giuseppe Costa, chef una stella Michelin del <strong>ristorante Il Bavaglino di Terrasini</strong>, che già l’anno scorso aveva preso parte a questo evento” commenta Vincenzo.
All’interno di un grande ristorante c’erano alcune sale, una dedicata a me e a Giuseppe, un’altra ai due chef spagnoli e una allo chef Corrado Michelazzi, che lavora a Shanghai da vent’anni.
Ognuno offriva un <strong>menu degustazione</strong>, di sei portate circa, a pranzo e a cena, preparando ogni giorno, nelle cucine completamente allestite messe a disposizione per ciascuno chef, circa 200 finger food, che venivano venduti in una vetrina adiacente alle sale.
Ho preparato diversi piatti di quelli i miei, alcuni presenti nella carta della Locanda, altri no, che sono stati tutti molto apprezzati dai visitatori.
Ha assaggiato alcune nostre proposte anche il Console aggiunto d’Italia a Shangai, Ludovica Murazzani, che si è complimentata con noi e ci ha chiesto del materiale perché il consolato italiano a Shangai è molto attivo per la promozione di tutto il territorio.
Questo viaggio, mi è servito molto non solo come crescita personale e professionale ma anche è stata un’ulteriore occasione per far conoscere la Locanda Don Serafino, la cucina iblea, per parlare di territorio, della provincia di Ragusa e promuovere la <strong>Sicilia</strong> in generale e la Val di Noto in particolare.
Ho avuto modo di confrontarmi con molte persone, stuzzicando la curiosità di chi non era mai stato in Sicilia e non sapeva dove fosse Ragusa e invogliando chi c’era già stato a tornare…”